Unigenito o primogenito? Sulle radici cristologiche della fraternità

Il NT attribuisce a Cristo i titoli di «unigenito» e di «primogenito» tra molti fratelli. Come può un unigenito essere anche primogenito? La cristologia di Eb 2,9-18 fonda il nuovo sacerdozio di Cristo sulla sua fraternità con gli uomini, che egli non si vergogna di chiamare fratelli (cf. Eb 2,11). Attraverso l’esame di alcuni testi dei Padri, si evidenzia come il passaggio da unigenito a primogenito avvenga grazie all’incarnazione e alla scelta di Cristo di assumere la fraternità con gli uomini. Pare quindi necessaria una fondazione cristologica della fraternità universale di tutti gli uomini, mentre il solo appello a Dio Padre di tutti perché loro creatore risulta incompleto per spiegare in senso cristiano che tutti gli uomini sono fratelli tra di loro. 

The NT attributes to Christ the titles of the «only Son» and the «firstborn» among many brothers. How can an only-begotten son also be a firstborn? The Christology of Heb 2:9-18 bases the new priesthood of Christ on his brotherhood with men, whom he is not ashamed to call brothers (cf. Heb 2:11). Through the examination of some texts of the Fathers, it is evident that the passage from the only-begotten to the first-born takes place thanks to the incarnation and to Christ’s choice to assume fraternity with men. A Christological foundation of the universal brotherhood of all men therefore seems necessary, while the only appeal to God the Father of all because he is their creator, is incomplete to explain why all the people are brothers among themselves according to the Christian perspective.