Egeria 21/2024

Rivista semestrale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana (ISSRT) «Santa Caterina da Siena»

Contributi di Alberto Coco, Alessandro Cortesi, Carlo Pelliccia, Andrea Ravasco, Andrea Grillo

Egeria 21/2024

Carlo Pelliccia

«Ubi conspeximus venerabile cadaver cuiusdam divae nomine Rosae»: l’ambasceria Tenshō a Viterbo (18 marzo 1585)


Abstract

L’articolo esamina il passaggio della prima ambasceria giapponese (Tenshō shōnen shisetsu, 1582-1590) a Viterbo, registrato il 18 marzo 1585. I giovani legati, provenienti dal seminario di Arima, trascorsero un’intera giornata in questa città. dell’Alta Tuscia, visitando i principali luoghi di culto e di devozione, tra cui la chiesa che custodisce le reliquie di santa Rosa (1233-1251), terziaria francescana. Attraverso l’analisi di relazioni odeporiche (a stampa) e di lettere di viaggio (manoscritte), tale contributo descrive il transito dei quattro ragazzi presso il monastero viterbese delle clarisse urbaniste e presso altre comunità religiose femminili presenti in Italia. In appendice due epistole inedite, custodite presso l’Archivum Romanum Societatis Iesu (ARSI), scritti dal preposito generale Claudio Acquaviva (1543-1615) a due confratelli coinvolti nella peregrinatio italiana degli ambasciatori giapponesi.

The article examines the passage of the first Japanese embassy (Tenshō shōnen shisetsu, 1582-1590) to Viterbo, recorded on 18 March 1585. The young legates, who came from the seminary in Arima, spent a whole day in this city of Alta Tuscia, visiting the main places of worship and devotion, including the church which houses the relics of santa Rosa (1233-1251), a Franciscan tertiary. Through the analysis of voyage reports (printed) and travel letters (handwritten), this article describes the transit of the four boys at the Viterbo monastery of the Urbanist Poor Clares and other female religious communities in Italy. The appendix contains two unpublished epistles, kept at the Archivum Romanum Societatis Iesu (ARSI), written by the Superior General Claudio Acquaviva (1543-1615) to two confreres involved in the Italian peregrinatio of the Japanese ambassadors.

Citazione:

C. Pelliccia, «Ubi conspeximus venerabile cadaver cuiusdam divae nomine Rosae»: l’ambasceria Tenshō a Viterbo (18 marzo 1585), in Egeria 13/21 (2024), 41-62