
Egeria 20/2024
Rivista semestrale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana (ISSRT) «Santa Caterina da Siena»
Contributi di Pietro Leandro Di Giorgi, Alessandro Cortesi, Angelo Biscardi, Michele Zanardi e Fabrizio Mandreoli, Basilio Petrà, Agnese Maria Fortuna
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Pietro Leandro Di Giorgi
Esperienza religiosa e istituzioni. Il contributo di William James alle scienze delle religioni
Abstract
Nel classico libro di James, The Varieties of Religious Experience, fondato sull’analisi psicologica del sentimento religioso, si può trovare anche un approccio sociologico alle istituzioni ecclesiastiche e alle loro relazioni conflittuali con la forza rivoluzionaria dei carismatici religiosi. La descrizione jamesiana dei molteplici modi di attingere il divino, che rigenerano le energie spirituali e permettono di cogliere «l’anima onnicomprensiva del mondo», è ancora molto utile per interpretare le forme deboli del religioso post-secolare, che si ripromettono, con modalità proprie di uno spiritualismo olistico, l’obiettivo di una trascendenza immanente e di una de-verticalizzazione dell’esistenza.
In the classic James’ The Varieties of Religious Experience, with its psychological analysis of religious emotions, we find also a sociological approach to ecclesiastical institutions and their conflictual relations with religious charismatic leaders. James’ description of many ways to perceive the divinity, which enforce spiritual energies and allow to grasp «the absolute soul of world», is still very useful to understand post-secular low intensity religion, whose holistic spiritualism wants to reach immanent transcendency and de-verticalization of life.
P.L. Di Giorgi, Esperienza religiosa e istituzioni. Il contributo di William James alle scienze delle religioni, in Egeria 13/20 (2024), 7-24