Egeria 18/2023

Rivista semestrale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana (ISSRT) «Santa Caterina da Siena»

Contributi di Sergio Angori, Laura Gusella, Pietro Domenico Giovannoni, Michele Zanardi e Fabrizio Mandreoli, Stefano Suozzi, Romano Penna, Paolo Sacchi

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Egeria 18/2023

Romano Penna

Il fattore-Chiesa tra Gesù e Paolo. Rivisitazione del topos sul secondo fondatore del cristianesimo


Abstract

Il rapporto tra Paolo e Gesù è una delle questioni più interessanti nello studio delle origini cristiane. A partire almeno da Nietzsche si sono fatte sentire varie voci, specie in ambito ebraico, per sostenere che è Paolo il vero fondatore del cristianesimo. Certo egli non fu un discepolo del Gesù terreno, ma è pur vero che lo conobbe per il tramite delle prime comunità cristiane, la cui persecuzione denota appunto una conoscenza di Gesù stesso già prima di Damasco. Sicché Paolo è il prototipo del fatto che non si può conoscere Gesù senza una mediazione ecclesiale.

The relationship between Paul and Jesus is one of the most interesting questions in the study of Christian origins. Starting with Nietzsche, various voices have been heard, especially in the Jewish sphere, to argue that Paul is the true founder of Christianity. Certainly he was not a disciple of the earthly Jesus, but it is also true that he knew him through the first Christian communities, whose persecution precisely denotes a knowledge of Jesus himself already before Damascus. Therefore, Paul is the prototype of the fact that Jesus cannot be known without ecclesial mediation.

Citazione:

R. Penna, Il fattore-Chiesa tra Gesù e Paolo. Rivisitazione del topos sul secondo fondatore del cristianesimo, in Egeria 12/18 (2023), 101-113