Vivens Homo 33/2

Rivista semestrale di Teologia e Scienze religiose della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale

Contributi di Sandra Niccoli e Luca Maria De Felice, Paolo Collini, Filippo Belli, Simone Duchi, Davide Mazzoni, Luciano Tallarico, Luigi Sartori, Angelo Pellegrini, Lamberto Crociani

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Vivens Homo 33/2

Luciano Tallarico

La Teologia della pace. Scritti di Luigi Sartori


Abstract

Se consideriamo l’ossatura della teologia sartoriana, la pace va considerata come espressione più alta della teologia in quanto in essa vi sono raccolti i temi dell’unità delle diversità, quindi la pace tra le confessioni cristiane, tra le religioni come promozione della pace tra i popoli e tra le culture, in una spinta di fecondazione reciproca per purificare, elevare e armonizzare gli scalci umani verso la trascendenza che ci ama da sempre nel mistero trinitario. La pace tende all’universalizzazione, come realizzazione della Volontà universale salvifica di Dio per tutti gli uomini, a partire dalla valorizzazione positiva di ogni frammento per cui il passaggio di prospettiva si fa evidente nel principio ecumenico dove si abbandona definitivamente il criterio di assolutezza (di una cultura sulle altre, di una religione sulle altre ecc.) per far posto a quello della pienezza, ossia nella storia, come luogo dove il semi del verbo sono continuamente presenti e vanno letti i segni dei tempi per portare l’azione umana eticamente unificata verso la realizzazione di quei valori escatologici (strappati al possesso dei monaci e religiosi, ma fatti vivere da tutti), che ci preparano all’eschaton finale dove Dio sarà tutto a tutti. 

If we consider the framework of Sartorian theology, peace should be considered as the highest expression of theology since in it are gathered the themes of unity of diversity, thus peace between Christian denominations, between religions as promotion of peace between peoples and between cultures, in a mutual cross-fertilization thrust to purify, elevate and harmonize human scalps toward the transcendence that loves us from all time in the Trinitarian mystery. Peace tends toward universalization, as the realization of God’s universal salvific Will for all people, starting from the positive valorization of each fragment so that the shift in perspective becomes evident in the ecumenical principle where the criterion of absoluteness (of one culture over others, of one religion over others etc. ) to make way for that of fullness, that is, in history as the place where the seeds of the Word are continually present and the signs of the times are to be read in order to bring ethically unified human action toward the realization of those eschatological values (wrested from the possession of monks and religious, but made to be lived by all), which prepare us for the final eschaton where God will be all things to all. 

Citazione:

L. Tallarico, La Teologia della pace. Scritti di Luigi Sartori, in Vivens Homo 33/2 (2022), 331-356