
Egeria 16/2022
Rivista semestrale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana (ISSRT) «Santa Caterina da Siena»
Contributi di Rafael Luciani, Elisabetta Tisi, Gianluigi Gugliermetto, Francesco Baroni, Paolo Sacchi, Giovanni Ibba
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Francesco Baroni
Storia dell’esoterismo e storia delle religioni. Mappatura di un campo di ricerca e prospettive teoriche
Abstract
Nel linguaggio delle discipline storico-religiose odierne, il referente «esoterismo» riveste vari significati. In primo luogo esso rimanda, secondo una tradizionale accezione tipologica, a un fenomeno religioso universale, basato sulla trasmissione di una «conoscenza riservata» accompagnata da pratiche del segreto e dell’iniziazione. In secondo luogo, con tale termine ci si riferisce a un fenomeno storico specifico: un insieme di correnti di pensiero emerse nella cultura europea rinascimentale, poi globalizzatesi nel corso dei processi di modernizzazione, che si lasciano percepire come un campo culturale o discorsivo omogeneo. Questo campo si è costituito nel tempo attraverso influenze e trasmissioni riconoscibili (e tramite riferimenti a forme sapienziali antiche, come l’ermetismo, la Cabala e le cosiddette «scienze occulte») ed ha spesso subito dinamiche di marginalizzazione da parte delle istituzioni dominanti. È questa seconda accezione che – dagli anni ’90 in poi – si è andata progressivamente affermando nei contesti accademici internazionali. Il nostro articolo si sviluppa in tre fasi: presenta la storia degli studi sull’esoterismo, con un focus particolare sui modelli teorici emersi negli ultimi trent’anni; traccia una breve mappatura diacronica dell’esoterismo occidentale, indicando i grandi temi e correnti che tale campo consente di abbracciare; infine, valuta il potenziale di questo filone scientifico per le scienze religiose attuali, prendendo in esame due ambiti principali: la storia del cristianesimo – nel campo esoterico, tipicamente, si esprimono e aggregano forme di «alterità» interne ed esterne al cristianesimo istituzionale – e le trasformazioni della spiritualità nelle società occidentali contemporanee.
In the language of today’s historical-religious disciplines, the term .esotericism. is used in various ways. Firstly, according to a traditional typological meaning, this word refers to a universal religious phenomenon, based on the transmission of «inside knowledge» accompanied by practices of secrecy and initiation. Secondly, the term refers to a specific historical phenomenon: a set of currents of thought that emerged in European Renaissance culture, then globalised during the processes of modernisation, which can be perceived as a homogeneous cultural or discursive field. This field has developed over time through recognisable influences and transmissions (and through references to «ancien wisdom» such as hermeticism, Kabbalah and the so-called «occult sciences») and has often been marginalised by the dominant institutions. It is this second meaning that – from the 1990s onwards – has been gradually gaining ground within academia. Our article is structured in three phases. First, it outlines the history of the academic approaches to esotericism, with a particular focus on the most recent theoretical models. Secondly, it draws a brief diachronic mapping of Western esotericism, showing the major themes and currents that this field allows us to embrace. Finally, it evaluates the potential of this scientific field for current religious sciences, examining two specific contexts: the history of Christianity – in the esoteric field, typically, forms of «otherness» internal and external to institutional Christianity are expressed and aggregated – and the transformations of spirituality in contemporary Western societies.
F. Baroni, Storia dell’esoterismo e storia delle religioni. Mappatura di un campo di ricerca e prospettive teoriche, in Egeria 11/16 (2022), 59-79